Online, 20 e 21 settembre 2023.
La chiarezza e la facilità di comprensione, come motore della comunicazione e dello scambio civile.
Giovedì 21 settembre 2023
Michela Calculli, Blogger, content creator, educatrice finanziaria
La finanza e l'esigenza di una "mediazione culturale"
Banche, assicurazioni, fondi pensione ma anche Fisco. Tutte realtà con cui una persona adulta deve interfacciarsi ma che spesso parlano una lingua sconosciuta e incomprensibile. Tuttavia, con un linguaggio umano e vicino a noi, questi rapporti possono essere recuperati e con essi il benessere delle proprie finanze.nciato ad essere esplicitate e condivise.
Michele Cortelazzo, Linguista e Professore emerito dell'Università di Padova e Accademico ordinario dell'Accademia della Crusca.
Riscrivere la PA con l'Intelligenza artificiale
Nel 2023 si celebrano i trent’anni dall’uscita del Codice di stile delle comunicazioni scritte ad uso delle amministrazioni pubbliche promosso da Sabino Cassese. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti. Molte cose sono migliorate, ma sono sempre troppo poche. Lo sviluppo tecnologico ci può aiutare a migliorare la scrittura amministrativa?
Emanuela Piemontese, Professoressa ordinaria di Didattica delle lingue
Parlare chiaro tra il dire e il fare
Dalla pubblicazione del Codice di stile voluto dal ministro della Funzione pubblica, Sabino Cassese, sono stati portati avanti numerosi progetti di semplificazione linguistica con alterne vicende. Cosa ha impedito che dai vari progetti portati avanti da vari linguisti e giuristi si potesse arrivare a un’azione che garantisse omogeneità dei risultati? La mancata sinergia tra gli attori in questo processo è alla base del mancato raggiungimento dell’obiettivo di semplificazione.
Valentina Di Michele, Content Experience Manager e CEO di Officina Microtesti
Tecnologia per tutte le persone
Usare uno smartphone, richiedere un documento online o registrarsi a un sito web può essere un percorso ostacoli. Nella vita contemporanea la tecnologia è presente in ogni momento della nostra vita: se la tua azienda offre prodotti e servizi digitali alle persone, devi renderli veramente inclusivi a partire dalle parole.
Michele Cassetta, Medico Chirurgo, Docente e Divulgatore Scientifico
L'importanza delle parole nel rapporto medico-paziente
La creazione dell'alleanza terapeutica tra medico e paziente passa dalla parte linguistica dell'esperienza. Le parole servono a creare fiducia, a entrare nel mondo del paziente, a spiegare la natura dei trattamenti e a motivarlo. Ad ogni parola corrispondono immagini e suggestioni che influenzano le possibilità di guarigione.
Solo una comunicazione allineata e coerente tra parte verbale e non verbale può dare risultati efficaci che migliorano la relazione tra medico e paziente.
Franca Orletti, Professoressa onoraria di Glottologia e Linguistica
Il parlar chiaro nella comunicazione medica: la ricerca di buone pratiche
La semplificazione della comunicazione medica, sia in testi scritti che
nell’interazione medico-paziente.
Esaminiamo le barriere comunicative che ostacolano una comunicazione medica chiara, alcune dovute alle caratteristiche della lingua della medicina, altre determinate dalla struttura asimmetrica propria delle interazioni istituzionali. Si propongono buone pratiche
comunicative per favorire la comprensibilità della comunicazione medica.
Roberta Zantedeschi, HR Business Writing - Formatrice, Facilitatrice e Business Coach
Il linguaggio in azienda: scrivere per generare partecipazione
Scriviamo tantissimo per lavoro: email, chat, verbali, circolari, presentazioni, relazioni, regolamenti…
Quale esperienza produciamo in chi ci legge? Scrivere significa vestire i nostri pensieri per prepararli all’incontro con l’altro, ma anche scegliere quali parole indossare per coltivare una relazione positiva ed essere efficaci.
Appunti ed esempi di relazione consapevole coltivata attraverso la scrittura professionale.
Alice Orrù, Content writer specializzata in localizzazione software
Plain language, scrittura tecnica e democratizzazione del web
Scrivere e tradurre contenuti per prodotti e servizi informatici implica, prima di tutto, ragionare sulle persone che li useranno, sulle loro caratteristiche personali e sulle tecnologie con cui navigano sul web.
In questo talk parliamo dei punti di contatto tra il plain language e la scrittura tecnica accessibile: un legame necessario per creare un web più democratico e inclusivo.
Annamaria Merciai e Fiorella Rizzà, UX Writer e Senior Lead UX Writer @ Qonto
Mondo fintech e linguaggio chiaro: si può fare
F24, SCA, mandato B2B… la chiarezza in fintech non si limita alla spiegazione di parole difficili o settoriali: si tratta del linguaggio di un’intera esperienza. Con esempi concreti e sfide quotidiane da ux writer, scopriamo il delicato equilibrio tra parole, tempi ed empatia, ma soprattutto come un’esperienza chiara e con carattere sia possibile anche, e soprattutto, in un settore considerato così ostico.
Venerdì 22 settembre 2023
Carolina Attanasio, Copywriter & UX writer di NeN
Spiegare l'energia, prima di venderla
Diciamocelo: quello dell’energia non è un settore molto sexy. Vendi un servizio indistinguibile, insapore e inodore che di simpatico ha ben poco. Aggiungici un mercato complesso, una competizione esagerata, dei livelli fotonici di burocratese e legalese, un sacco di informazione fatta male ed ecco pronto un bel lavoro da incubo. Ma anche dalle peggiori premesse può venir fuori qualcosa di buono, se provi a cambiare le carte in tavola. Cerchiamo di farlo usando parole chiare e fatti coerenti con quello che diciamo.
Luisa Carrada, Business writer e docente
Tutto in ordine!
Un testo chiaro è prima di tutto un testo ordinato, che sceglie e mette in fila le informazioni dal punto di vista di chi dovrà leggerle e usarle. Vale per l'intero testo, per il paragrafo e persino per la singola frase. Un ordine logico, funzionale e visivo, sul quale procedere speditamente come su un comodo binario.
Giacomo Mason, Formatore e consulente, fondatore di Intranet Management
MEPA da morire. Viaggio allucinante tra alcuni siti della PA
Oscuri, complicati, irritanti, tristi, deludenti. Tronfi. Insomma, brutti. Sono un insulto all’intelligenza, un affronto alla democrazia, un monumento alla frustrazione in un oceano di tracotanza. E forse, proprio per questo, ci insegnano qualcosa sulla chiarezza e i suoi nemici. E su cosa fare e cosa non fare quando la burocrazia incontra il digitale.
Giorgio Trono, Avvocato
Legal design: anche il diritto può essere chiaro
Il legalese è un virus che rende contorto e incomprensibile il modo in cui si comunicano i contenuti legali: dai contratti ai bandi, dalla informative privacy alle policy aziendali.
Il legal design è uno degli antidoti per debellarlo e fare in modo che oscuri testi giuridici diventino comprensibili anche ai non addetti ai lavori.
Parlerà non tanto di cattivi esempi (facile da trovare) quanto di buone pratiche, italiane e non.
Alessandra Farabegoli, Email Marketing Specialist
Scrivere chiaro e inclusivo per far funzionare meglio l'email marketing
Consenso consapevole, dati conversazionali, personalizzazione: l'email è un canale che funziona tanto meglio quanto più si costruisce una relazione basata su attenzione e rispetto. Parliamo alle persone, una alla volta, perciò occorre liberarsi dalla pigrizia mentale e scegliere un linguaggio chiaro, sincero, inclusivo. In questo talk porterò esempi più o meno buoni e suggerirò alcune checklist per dare una voce umana a newsletter, messaggi promozionali, email automatiche.
Andrea Fiacchi, Head of Content @DOS, Fondatore Officina Microtesti
Il bias della banalizzazione: perché è così difficile scrivere chiaro
Semplificare un testo burocratico lo rende banale o addirittura inesatto, non più leggibile e usabile. Come molti radicalismi anche questo nasce dalla paura: quella di perdere un’identità conquistata a fatica, un potere, una zona di comfort linguistica che conosciamo e coltiviamo con cura.
Parleremo di come affrontare la paura di semplificare e rendere più chiare le cose complesse, di come nasce e perchè è bene superarla.
Flavia Trupia, Divulgatrice e docente di comunicazione e retorica
Retorica per chiarire o retorica per confondere?
«Come è chiaro, parla fuor di retorica!»: il linguaggio chiaro viene associato al discorso privo di retorica. L’arte del dire può invece aiutarci a essere più semplici, diretti ed efficaci.
È vero anche, però, che la retorica ha una doppia natura: è anche un’amica fedele della manipolazione. Lo sanno bene i dittatori del passato e del presente che ne hanno fatto e ne fanno tuttora un uso massiccio.
Lisa Vozza, Divulgatrice scientifica e Chief scientific officer presso la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.
Parole semplici per una comunicazione scientifica piacevole ed efficace
Le storie sono strumenti indispensabili anche per spiegare e divulgare la scienza, a patto che la scienza stessa sia solida e la narrazione rigorosa. Con le parole più semplici si possono costruire ragionamenti articolati e mai banali, ma comprensibili. Mettersi nei panni di chi ci leggerà o ascolterà, con un atteggiamento alla pari, è il punto di partenza imprescindibile di ogni comunicazione scientifica efficace.
Diego Bazzano, Responsabile informazione ai passeggeri e media digitali, Azienda Trasporti Milanesi
Abbiamo i mezzi per farci capire. L’informazione ai passeggeri dell’Azienda Trasporti Milanesi
Il trasporto pubblico è attrattivo se, oltre che efficiente, è comprensibile. Eliminare le barriere linguistiche migliora la relazione con i passeggeri. Dagli annunci sonori ai canali digitali, dai monitor alla segnaletica: il nuovo tono di voce dell’Azienda Trasporti Milanesi è un percorso di continuo miglioramento dell’accessibilità dell’informazione a tutti i livelli e settori aziendali.